Il Comune di Pordenone promuova gli stati generali della sanità pordenonese che, nonostante l’encomiabile abnegazione di quanti sono impegnati in prima linea, ha avuto maggiori difficoltà ad affrontare l’emergenza covid-19 anche a causa della carenza di personale (-121 unità negli ultimi due anni, -221 rispetto alla programmazione).
Il riparto dei fondi 2021 deciso dalla Regione non supera la sperequazione che penalizza in Friuli Occidentale e il DG di ASFO ha annunciato un taglio dei primari sollevando autorevoli contrarietà.Decisioni fondamentali per il benessere della comunità non possono essere calate dall’alto.
Se vogliamo davvero rilanciare la sanità pordenonese, il Piano Aziendale deve scaturire da un ampio confronto con il territorio che coinvolga gli operatori del settore e le loro rappresentanze professionali e sindacali, gli amministratori locali, le categorie economiche, il terzo settore e le associazioni di volontariato.