Bocciando la mozione delle minoranze che chiedeva un avvicendamento alla guida dell’ASFO, il centrodestra non ha solo dato un sonoro schiaffo ai molti operatori sanitari che chiedono la sostituzione del Direttore Generale Polimeni ma si è dimostrato ancora una volta sordo verso gli aggravati problemi della sanità pordenonese.
Personale carente, mancata sostituzione dei primari andati in quiescenza, dipartimento di prevenzione che solo a fine a novembre ha ricevuto i primi rinforzi ed esegue un numero di tamponi ancora insufficiente, test rapidi con cadenza bisettimanale agli operatori delle case di riposo non pervenuti: se la provincia di Pordenone è tra quelle dove il contagio si sta diffondendo più rapidamente è anche perché l’emergenza non è stata gestita adeguatamente.
Il sindaco Ciriani, dopo essere rimasto colpevolmente in silenzio disattendendo la promessa di fare la sentinella della sanità, ha finalmente gettato la maschera schierandosi dalla parte di chi sta penalizzando il nostro territorio. Certo il primo cittadino ha aperto molti cantieri ma, come attesta la manifestazione di piazza XX Settembre durante la quale ha detto che la situazione era sotto controllo e chiesto la revoca delle restrizioni, non si è dimostrato all’altezza nel tutelare il bene più prezioso, la salute della nostra comunità.
Nicola Conficoni