/ Novembre 28, 2020/ CittàDEM - La Newsletter del PD di Pordenone, News

La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha licenziato la legge finanziaria 2021, che ora approderà in Parlamento per l’approvazione finale. Si tratta di una manovra coraggiosa da 38 miliardi, che, nonostante questo anno pieno di difficoltà, mette ancora una volta al centro le persone.

Di seguito i principali settori di intervento.

Licenziamenti e Cig Covid

Prorogato il blocco ai licenziamenti fino al 31 marzo 2021. Finanziate altre 12 settimane di Cassa integrazione Covid, a carico dello Stato e senza costi aggiuntivi per le imprese. Il loro utilizzo va dall’1 gennaio al 31 marzo per le grandi imprese (sotto forma di Cig ordinaria) e dall’1 gennaio al 30 giugno per le piccole imprese (come Cig in deroga o assegno ordinario, a seconda del settore). Per le imprese colpite dal Covid si prevede un fondo da 4 miliardi.

Sgravi per assunzioni di giovani e donne

Le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani fino a 35 anni e donne avranno uno sgravio totale dei contributi. Uno sconto di tre anni per i giovani (quattro anni se al Sud). E due anni per le donne. Il Sud potrà poi contare anche sullo sgravio contributivo del 30% da applicare non solo ai neoassunti, ma a tutti i lavoratori in essere, sia permanenti che a termine. In manovra anche 100 milioni per l’apprendistato duale nel biennio 2021-22. È una manovra importante e ambiziosa per aiutare il tessuto sociale e produttivo ad affrontare e superare l’emergenza”, commenta il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Reso strutturale il bonus da 100 euro per i lavoratori dipendenti fino a 40 mila euro di reddito, equivalente a un taglio del cuneo fiscale, cioè delle tasse.

Pensioni

Scompare la stretta sulla rivalutazione degli assegni all’inflazione, dopo le proteste dei sindacati. Dal 2022 – e non dal 2023, come il governo voleva fare – si tornerà a un calcolo più generoso. Rinnovati ancora per un anno Opzione Donna e Ape sociale, modalità che consentono di anticipare la pensione a categorie fragili o in difficoltà. Alle donne costrette a lavorare con contratti part-time verticali ciclici – impiegate solo in alcuni mesi nei settori stagionali, come l’agroalimentare – verrà riconosciuto, ai fini dell’anzianità previdenziale, l’anno per intero. Il contratto di espansione che le aziende possono usare per favorire il turn-over – lavoratori anziani prepensionati in cambio di giovani assunti – viene esteso anche alle imprese con almeno 500 dipendenti (fin qui era 1.000).

Reddito di cittadinanza

Aumenta di 4 miliardi dal 2021 al 2029 il fondo per il reddito di cittadinanza. La dotazione è incrementata di 196,3 milioni di euro per l’anno 2021 e circa 475 milioni all’anno dal 2022 al 2029.

Piano Transizione 4.0

Incentivi per le imprese che investono in beni strumentali e immateriali. Il Piano viene potenziato, con le misure prorogate per il prossimo biennio: valgono 24,8 miliardi. Tutti i crediti d’imposta sono prorogati per 2 anni, compresi quelli per Ricerca e sviluppo, innovazione e design.

Prorogato anche il credito d’imposta Formazione 4.0, per cui diventano ammissibili anche le spese dirette per la formazione di dipendenti e imprenditori. Per tutti aumentano aliquote e massimali: nel caso dei beni strumentali si passa dal 6% al 10%, percentuale che sale al 15% nel caso di investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile.

Famiglia e asili nido

All’assegno unico per i figli under 21 – dal prossimo luglio – vengono destinati 3 miliardi nel 2021 e poi 5,5 miliardi dal 2022. “Ci sono stanziamenti ulteriori per l’imprenditoria femminile e per la decontribuzione riservata a chi assumerà donne”, spiega Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la Famiglia. Aumentano i fondi per gli asili nido comunali: 100 milioni nel 2022 e poi 300 milioni a regime. Rinnovato anche il bonus bebè per il 2021, in attesa che arrivi l’assegno

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