Un anno dopo la dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale il gruppo consiliare del Pd ha presentato una interrogazione per fare il punto della situazione sulla realizzazione delle iniziative condivise con i locali attivisti del movimento Fridays For Future.
La riduzione delle emissioni scaturita dalla temporanea chiusura delle attività economiche messa in atto per contrastare la diffusione dell’epidemia di covid-19 che sta catalizzando l’attenzione non ha fatto venire meno la necessità di adottare politiche volte a limitare in modo strutturale l’effetto serra.
Al fine di scongiurarne le devastanti conseguenze è, dunque, opportuno monitorare, accelerare e rilanciare le azioni programmate per rendere la città più green che in alcuni casi mordono il freno. Da qui la richiesta di conoscere:
– quali nuove zone a traffico limitato si prevede di istituire entro la fine del mandato dopo avere cancellato quella in piazza Costantini per ricavare un parcheggio;
– se e quando le borracce promosse un anno fa dall’assessore Boltin verranno distribuite agli alunni delle scuole cittadine;
– se è stato affidato lo studio per verificare l’opportunità di cambiare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti;
– se, privilegiando le ragioni dell’ambiente, intende sbloccare la realizzazione del centro per il riuso che è fermo al palo nonostante i rifiuti prodotti sono aumentati;
– come mai la convenzione siglata con Hydrogea per la gestione delle casette dell’acqua non prevede loro collocazione in ogni quartiere e la gratuità del servizio;
– quanti alberi sono stati messi a dimora e quanti abbattuti nel 2020 ovvero quali interventi di riforestazione sono stati eseguiti proseguendo la collaborazione con AzzeroCO2 o altre associazioni;
– quando entreranno in servizio i mezzi ecologici per il trasporto pubblico acquistati grazie al contributo ministeriale ovvero se Gea convertirà la sua flotta a biometano;
– se intende promuovere una commissione invitando gli aderenti al movimento Fridays For Future per fare assieme a loro il punto della situazione e raccogliere nuovi suggerimenti.
Speriamo in risposte positive perché Pordenone deve essere in prima linea nell’affrontare una delle sfide più impegnative del nostro tempo.