/ Aprile 29, 2020/ CittàDEM - La Newsletter del PD di Pordenone, Segreteria

Eccoci agli albori della tanto attesa fase 2, con prospettive forse meno entusiasmanti di quanto ci saremmo aspettati, ma con qualche apertura che lascia ben sperare, come per esempio quella sul tema delle aree verdi comunali.

Il Primo Ministro Conte ha ora lanciato nelle mani dei singoli sindaci alcune responsabilità non di poco conto, come quella di gestire la riapertura dei parchi comunali e decidere se tenere chiuse alcune aree.

Come Partito Democratico cittadino consideriamo gravi le conseguenze sociali emerse durante la situazione di emergenza sanitaria come l’isolamento sociale, le difficoltà  delle famiglie nel conciliare i tempi per la cura della famiglia con il lavoro, spesso da svolgere in appartamenti di ridotta metratura, la solitudine e l’apatia in cui stanno scivolando bambini e bambine, ragazzi e ragazze, solo per citare qualche esempio.

Chiediamo dunque a gran voce che l’amministrazione comunale si adoperi al più presto perché i parchi pubblici siano fruibili,  con le dovute precauzioni e prescrizioni, così da dare  un po’ di respiro (è proprio il caso di dirlo) a tutte quelle persone fortemente provate dalla situazione: è fondamentale recuperare a piccoli passi la fisicità delle relazioni e offrire valide alternative ai momenti di svago, da mesi legati praticamente solo all’uso di schermi, video e tecnologie multimediali.

L’apertura dei parchi può anche essere occasione di sperimentazione educativa: perché non provare a testare piccoli gruppi di classi o di centri estivi che possano svolgere attività educative e ricreative nei nostri spazi verdi? Sarebbe una scelta lungimirante e innovativa.

Sempre nell’ottica del contrasto all’isolamento proponiamo anche di organizzare, sempre nella massima sicurezza, momenti di animazione artistica “a distanza”: canzoni, destrezze di giocoleria, lettura di poesie, barzellette, brevi sketch teatrali per portare un po’ di umana distrazione alle persone in isolamento e dare respiro ad un settore così presente in città, quello artistico e teatrale, e così fortemente colpito dalla crisi fino a data da destinarsi. Ci auguriamo che la risposta a questi bisogni arrivi pronta e positiva, con conseguenze certamente positive per la città.

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